Rapina da $235M: la borsa indiana delle criptovalute è stata hackerata!

La società di sicurezza Web3 Cyvers ha identificato “molteplici transazioni sospette” che coinvolgono il portafoglio Safe Multisig di WazirX sulla rete Ethereum.

Secondo un post su X, si ritiene che 234,9 milioni di dollari di fondi dal portafoglio Safe Multisig della borsa indiana di criptovalute WazirX siano stati trasferiti a un nuovo indirizzo. Ognuna di queste transazioni è stata finanziata da Tornado Cash, un protocollo decentralizzato progettato per le transazioni private.

Il nuovo indirizzo ha già convertito i fondi trasferiti, che comprendevano Tether (USDT), Pepe (PEPE) e Gala (GALA), in Ether (ETH).

In un post su Telegram nel canale “Investigations by ZachXBT”, l'investigatore di criptovalute ZachXBT ha rivelato che l'indirizzo principale del sospetto aggressore detiene ancora oltre 104 milioni di dollari di attività non ancora vendute.

Il portafoglio compromesso conteneva principalmente circa 100 milioni di dollari in Shiba Inu (SHIB), 52 milioni di dollari in Ether (ETH) e 11 milioni di dollari in Polygon (MATIC). Inoltre, conteneva 4,7 milioni di dollari in Floki (FLOKI), 3,2 milioni di dollari in Fantom (FTM), 2,8 milioni di dollari in Chainlink (LINK), 2,3 milioni di dollari in Fetch.ai (FET) e importi minori distribuiti su un'ampia gamma di altri token.

WazirX-beni-rubati

WazirX sospende i prelievi

In risposta a questa significativa violazione della sicurezza, la borsa indiana WazirX ha temporaneamente interrotto il prelievo di criptovalute e rupie indiane sulla propria piattaforma.

WazirX-sospende-i-prelievi

In un post su X, il team di WazirX ha spiegato che sta “indagando attivamente sull'incidente” e fornirà aggiornamenti sull'evoluzione della situazione.

L'India rimane un panorama difficile per le criptovalute

Il 21 marzo, l'Unità di informazione finanziaria (UIF) del Ministero delle Finanze indiano ha emesso avvisi di conformità a diverse borse di criptovalute straniere, tra cui OKX.

L'avviso inviato agli utenti indiani di OKX chiedeva loro di chiudere i conti e di riscattare i fondi prima del 30 aprile, poiché la borsa aveva annunciato di “non fornire più servizi agli utenti in India”.

Nonostante quasi quattro anni di discussioni in corso, il governo indiano non ha ancora stabilito un quadro normativo chiaro per il mercato delle criptovalute in India, lasciando incerto il futuro della regolamentazione delle criptovalute nel Paese.

Vi presentiamo Yana, la nostra esperta di criptovalute con oltre sette anni di esperienza. Ha un'ampia conoscenza della tecnologia, soprattutto nelle aree innovative della blockchain e della finanza decentralizzata. Yana è bravissima a scrivere guide dettagliate, note come white paper, e a dare consigli sulla tokenomics, che aiuta le persone a ca ..