Il giorno delle criptovalute: il Congresso annullerà il veto di Biden mercoledì?
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti si appresta a votare su un'importante legge sulle criptovalute mercoledì 10 luglio. Questo voto potrebbe potenzialmente annullare il veto del Presidente Joe Biden alla risoluzione della Securities and Exchange Commission (SEC) di abrogare lo Staff Accounting Bulletin 121 (SAB 121).
Il presidente Biden ha posto il veto a questa legge a giugno e da allora ha suscitato una notevole attenzione a causa del suo potenziale impatto sulle modalità di gestione del Bitcoin e di altri asset criptovalutari da parte delle istituzioni finanziarie.
La SEC ha introdotto il SAB 121 nel 2022, richiedendo alle banche che detengono criptovalute di segnalare queste attività come passività nei loro bilanci. Molti operatori del settore delle criptovalute hanno criticato questa norma, sostenendo che impone un ulteriore onere normativo. Essi ritengono che ciò scoraggi le banche e gli altri operatori istituzionali dall'impegnarsi con gli asset digitali.
Il Congresso contro il veto di Biden
Inizialmente, la Camera ha approvato la risoluzione che si opponeva al BRS 121 all'inizio di maggio con un voto di 228-182. Il voto ha visto il sostegno di 21 democratici e l'appoggio unanime dei repubblicani. Nonostante ciò, il Presidente Biden ha esercitato il suo potere di veto. Di conseguenza, è stata programmata una votazione per annullare il veto. Per ottenere questo annullamento è necessaria una maggioranza di due terzi sia alla Camera che al Senato.
Ron Hammond della Blockchain Association ha sottolineato le dinamiche politiche uniche in gioco, osservando che “la crittografia è diventata un tema di campagna elettorale”. Ha sottolineato il sostegno bipartisan riscontrato nelle votazioni precedenti e ha evidenziato la sfida significativa che ci attende. Hammond ha osservato: “Questo sforzo è una dura salita, poiché solo 21 democratici si sono uniti a tutti i repubblicani nel sostegno, che è ben al di sotto della soglia dei due terzi necessaria”.
Perianne Boring della Camera Digitale ha aggiunto urgenza alla discussione, sottolineando la necessità di un maggiore sostegno democratico. Ha dichiarato: “La proposta di legge per l'annullamento del BRS 121 è di nuovo in votazione alla Camera questa settimana dopo il veto del Presidente del 31 maggio. Questo voto, costituzionalmente obbligatorio, richiede una maggioranza di due terzi per annullare il veto. Abbiamo bisogno di circa 60 democratici in più alla Camera per sostenere la nostra proposta di legge per porre fine al BRS 121”.
Percorsi alternativi
Alla luce delle sfide associate al rovesciamento del veto, i legislatori hanno anche esplorato strategie legislative alternative. Eleanor Terrett di Fox Business ha dichiarato via X: “Uno staff democratico che ha familiarità con le idee dei leader della Camera non si aspetta che molti democratici cambino il loro voto mercoledì”.
Essi vedono un percorso migliore per superare il BRS 121 attraverso l'HR 5741 – lo Uniform Treatment for Custodial Assets Act”. Questa legge bipartisan, introdotta dal rappresentante degli Stati Uniti Mike Flood e sponsorizzata dai rappresentanti French Hill, Wiley Nickel e Ritchie Torres, affronta il trattamento contabile dei beni digitali in modo più favorevole.
Inoltre, la Commissione per gli stanziamenti della Camera ha proposto una clausola aggiuntiva nella sua legge di bilancio che impedirebbe alla SEC di utilizzare i fondi per l'applicazione del BRS 121. Questo illustra un altro approccio per modificare il contesto normativo che circonda la custodia delle criptovalute. Includendo questo policy rider, i legislatori stanno cercando di limitare la capacità della SEC di implementare il SAB 121, alleggerendo così le pressioni normative sulle istituzioni finanziarie che trattano criptovalute.